Insieme tutto è possibile. È possibile affrontare i momenti difficili, è possibile superare gli ostacoli che si incontrano ogni giorno, ma anche godere delle piccole cose che, se condivise, sono ancora più belle. E anche se quest’anno è stato impegnativo e particolare per tutti, non potevamo che salutarlo con un incontro pieno di gioia, proprio perché non esiste barriera che non possa essere abbattuta con il calore di un sorriso, la forza delle persone della nostra vita e la magia della creatività.
Un incontro digitale… di gioia!
Il 16 dicembre, per il secondo anno consecutivo, tutti i protagonisti della Fondazione Lene Thun si sono incontrati in digitale per scambiarsi gli auguri di Natale e fare un primo bilancio del 2021 che sta volgendo al termine. Ma soprattutto, è stata un’occasione speciale per osservare da vicino le opere ceramiche realizzate dai nostri piccoli artisti durante i laboratori di ceramico-terapia grazie al supporto di fratellini, sorelline, mamme, papà e, naturalmente, dei nostri ceramisti.
Una grande famiglia.
All’incontro c’eravamo proprio tutti: i nostri bimbi, i membri del CDA, il Comitato Scientifico della Fondazione, gli operatori socio-sanitari, le associazioni con cui collaboriamo, e oltre seicento ceramisti e volontari collegati da tutta Italia. Tutti insieme abbiamo vissuto le emozioni dei bambini impresse nell'argilla, a cui hanno dato forma attraverso un processo creativo che, come ha detto la dottoressa Guido in collegamento da Roma «non solo migliora la qualità della vita, donando intrattenimento, beneficio e sollievo rispetto all’ospedalizzazione, ma supporta tanto anche nell’aspetto terapeutico, a livello psicologico e medico».
Capolavori ceramici.
Seguendo il calendario della creatività proposto durante il corso dell’anno, scandito al ritmo delle stagioni, i bimbi hanno dato vita a tanti piccoli capolavori, creando personaggi dei cartoni animati, fiori, decorazioni natalizie, animaletti, utensili per la casa e tanto altro. La piccola Giulia del laboratorio di Monza, ad esempio, ha creato il paurosissimo drago della malattia: «l’ho sconfitto e ora è diventato un nostro amico», ci ha raccontato insieme alla sorellina Sofia.
Spazio alla magia.
E che dire della porta magica realizzata da Alessia, una bimba di sei anni di Ancona? Le sue opere, tutte a tema fantastico, ci hanno catapultato in un mondo popolato da fate ed elfi, dove torte colorate sono sormontate da unicorni e decorate con cuori variopinti. Antonio invece, in collegamento da Melfi, ci ha mostrato il suo cuore dei desideri, sopra il quale ha impresso un sogno: «Vorrei cominciare da un abbraccio, quando questa pandemia finirà. Per questo nel mio cuore ci sono due persone che si stringono». Sul cuore dei desideri di Lorenzo, che ci ha salutato da Roma, c’è un pezzo di sushi e il suo augurio più grande: «Non posso mangiare crudo per via dei valori bassi che mi causa la terapia. Quando mangerò crudo vorrà dire che finalmente sto bene. Grazie a tutti, perché la ceramico-terapia è divertentissima e riempie le giornate in ospedale».
Il supporto dei bimbi ai bimbi.
Le opere d’arte realizzate dei nostri piccoli ceramisti decorano anche quest’anno gli alberi di Natale di piazza Walther a Bolzano e piazza Terme a Merano, ma con una piccola novità. In collaborazione con la provincia di Bolzano, infatti, anche i bambini delle scuole hanno preso parte all’attività di decoro realizzando un bellissimo girotondo di sagome, «un abbraccio virtuale per i bambini degli ospedali, per supportarli col pensiero», come ci ha raccontato la maestra Manuela.
L’amore è la medicina più importante di tutte.
«Complimenti a questi artisti, la cui espressione attraverso gli occhi e le parole è testimonianza di creatività, piacere, sorrisi e spensieratezza: la medicina più importante di tutte», ha detto alla fine dell’incontro Peter Thun. «I bambini hanno alle spalle un gruppo di volontari incredibile: sono più di 600 e ci danno una mano a trasmettere il nostro pensiero e il nostro sogno in tutta Italia. Un grazie di cuore a loro e a chi, da dietro le quinte, ci permette di organizzare e diffondere il nostro pensiero. Grazie anche a tutti i nostri sostenitori che, anche con poco, contribuiscono a finanziare il nostro progetto».